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Camera presso il proprietario: si possono condividere i pasti?

Camera presso il proprietario: si possono condividere i pasti?

Affittare una camera presso il proprietario permette all'affittuario di pagare un affitto più basso. Se lo desiderano, il proprietario e l'affittuario possono decidere di condividere i pasti, riuscendo così a risparmiare ulteriormente. In questo caso, può il proprietario includere un costo supplementare nell'affitto? Ecco la nostra risposta...

Nessun obbligo

Il proprietario non ha l'obbligo di condividere i pasti con l'affittuario, è soltanto tenuto a fornire una camera ammobiliata (nel caso di locazioni ammobiliate) e l'accesso ai servizi (bagno, salone e cucina). Nessuna prestazione aggiuntiva è obbligatoria, contrariamente ai proprietari di camere B&B che dovranno assicurare ai propri locatari almeno la colazione. La condivisione dei pasti resta quindi una questione a discrezione della volontà del proprietario. Nel caso in cui si dovesse optare per la condivisione di pasti dunque, l'accesso alla cucina dovrà ovviamente continuare ad essere disponibile per il locatario.

Un accordo pratico

Per evitare di dover alternarsi nell'utilizzo della cucina e mangiare ad orari strani, il proprietario può proporre all'affittuario di condividere i pasti e mangiare insieme (se gli orari lo permettono si potrebbero condividere tutti e tre i pasti principali). In questo caso, il proprietario avrebbe il diritto di aggiungere un costo aggiuntivo all'affitto, stabilito in accordo con il locatario, per coprire la spesa aggiuntiva.

Un'ultima alternativa consisterebbe nell'alternarsi nella preparazione dei pasti, partecipando tutti e due alla spesa, esattamente come si fa nelle coabitazioni tradizionali. Questo tipo di accordo funziona però se si riesce a raggiungere una certa intesa fra le due parti.

Autore: Roomlala